Alla conquista del mondo

 

McDonald's ha invaso il mondo: ha superato i 30.000 locali sparsi in oltre cento paesi del mondo. E' riuscita ad aprire in posti impensabili fino a qualche anno fa, come la Piazza Rossa e la Piazza di Pechino, è presente perfino in India, dove la mucca è sacra.

Al di là di tanta espansione, negli USA McDonald's si è fermata, perchè è aumentata la coscienza del cibo che si mangia, perchè la concorrenza non è stata ferma, perchè la cucina messicana e sudamericana avanza grazie al grande numero di immigrati fortemente legati alle loro tradizioni.

Così McDonald's è costretta a cercare altri mercati all'estero, nei paesi che aspirano a diventare come l'America. In questo è in compagnia delle multinazionali delle sigarette, anch'esse in difficoltà nel mercato interno.

In Italia McDonald's arrivò nel 1986, in un clima di proteste e polemiche, comunque riuscì ad aprire il suo ristorante in Piazza di Spagna con grande successo anche grazie all'enorme pubblicità gratuita ricevuta. Tuttavia le tradizioni culturali degli italiani in fatto di cucina, ebbero un'impennata di orgoglio, e McDonald's ne soffrì per lungo tempo.

Ma la strategia McDonald's si sviluppa a lungo termine, lavora ai fianchi, ha come obiettivo i bambini e i ragazzi, più ricettivi e facili alla manipolazione. C'è chi sostiene che McDonald's ormai ha la strada spianata, che il processo di degrado del cibo e della sua sacralità è compiuto (vedi come panino/tramezzino più bibita gasata sia diventato il pranzo per molti italiani, sia operai che impiegati).

Ma c'è qualcun altro che ha scoperto che "sei quello che mangi", che questo modo di mangiare e di vivere all'insegna del consumismo, non porta da nessuna parte, perchè vuoto di significati e di tradizioni, incapace di rappresentare valori positivi e di stimolare una crescita personale e sociale.