McDonald's a Trento

 

Come saprete è imminente l'apertura di un ristorante McDonald's nella periferia sud di Trento. In attesa di informazioni più precise al riguardo riportiamo un messaggio circolato su internet che ipotizza le modalità di approccio all'evento.

Il giorno 03/11/2000 si terrà presso la Casa della Pace di Trento, via degli Olmi 23 presso la scuola media Dante Alighieri, un incontro promosso dalla Rete di Lilliput con lo scopo di discutere sulla presenza di McDonald's in città.

 

----- Original Message -----

From: Blissett To:

Sent: Saturday, September 30, 2000 2:24 PM

Subject: R: Lilliput: incontro di sabato 30!!!!!!!!!

Rovereto, 30 settembre 2000

Carissimi, per motivi di studio (esami esami esami) purtroppo non potrò partecipare alla riunione di questa sera, ma sono ugualmente con voi. Riguardo all'apertura di McDonald's a Trento, spero vivamente che si faccia qualcosa (e in quel si ovviamente m'includo), visto che la globalizzazione, tra fast food, PiRuBi e nordestismo sembra stringere sempre più il nostro piccolo (ma felice) Trentino. McDonald's, dunque, come multinazionale malignamente tuttofare (ambiente, condizione lavoratori, gadjet prodotti nel sud del mondo, e sappiamo bene in che condizioni, plagio dei più piccoli, appiattimento della diversità, delle culture, dei gusti, cibo non certo salutare, diffusione di una non-cultura basata sulla prevedibilità e il finto sorriso funzionale al solo profitto. Il tutto unito a una forte dose d'ipocrisia, infatti McDonald's, ma non solo lei, adotta di tanto in tanto iniziative di "beneficenza" che hanno il gusto della più sporca delle pubblicità.). McDonald's in fine, come multinazionale simbolo di tutte le altre multinazionali, simbolo in cui essa stessa si riconosce, vantandosi della sua fama planetaria.

Ma penso che siano noti a tutti questi ed altri motivi per cui McDonald's è globalmente contestata, per cui non mi dilungo più in merito. Rimane da pensare -immaginare- in che modo attaccare, o per lo meno intaccare, McDonald's ora e qui, localmente, nei giorni che mancano al suo arrivo, nel giorno del suo arrivo, nei giorni successivi al suo arrivo. Ecco alcuni spunti integrabili ampiabili discutibili a piacere.

McDonald’s va attaccato nel suo duplice aspetto, come essere, come simbolo. La dualità non va mai persa di vista, deve essere parte sempre dello stesso discorso. Altrimenti: attaccando le ingiustizie di McDonald’s si perderà di vista la complessità del discorso, si va a colpire l’uno e non il sistema, il giocatore, non le regole del gioco. Al contrario, attaccandolo come simbolo (delle multinazionali, della globalizzazione, del postfordismo..) si rischierà di attaccare una scatola vuota, senza esempi, senza crimini, o, peggio, facendo passare McDonald’s come Il Male, mostro tremendo responsabile delle ingiustizie di tutto il mondo, facendo così la figura dei citrulli da una parte, e lasciando lucide le immagini laccate di tutte le altre multi, dalla Nike alla Reebook, alla Nestlé alla Monsanto, e così via.

Occorre innanzitutto preparare il terreno, ad esempio volantinando, volantinando, volantinando in un luogo più che tattico: la scuola. Volantinando fuori dagli istituti superiori, ma anche fuori dalle scuole medie, si entrerà in contatto con l’audience preferito di McDonald’s, i giovani. Ed è appunto su di essi che la controinformazione dovrebbe principalmente vertere. In circolazione si trovano già volantini chiari e semplici, perfino versioni a fumetti per i più piccini.. sarebbe quanto mai auspicata la loro massima diffusione. Sempre per quanto riguarda la "preparazione del terreno" è importante aprire il numero dei possibili interessati alla contestazione del McDonald’s: tutte le persone del movimento pacifista, certo, ma anche animalisti, ambientalisti, commercio equo e solidale perfino negozianti di prodotti biologici, altro. Occorre insomma lavorare su questo punto in comune con le realtà più diverse.

Il giorno dell’apertura del McDonald’s, è necessario creare una manifestazione-evento, pacifica, colorata, dall’alto valore simbolico. Un qualcosa tra la festa e la performance, lasciando libero spazio alle iniziative delle realtà che vorranno partecipare. A Bologna, durante la manifestazione NO-OCSE, un gruppo si simpaticoni si è messo a distribuire tortellini caserecci fuori dal Mc di via Indipendenza e via Rizzoli, mentre altri, vestiti da galline transgeniche volantinavano e facevano un po’ di teatro. Un’idea come un’altra.

L’importante è la fantasia, antitetica al grigio mondo alla McDonald’s Successivamente, dovranno continuare i volantinaggi fuori dalle scuole e fuori dal Mc, uniti magari a incontri pubblici sul tema globalizzazione-multinazionali. Occorre fare sempre i nomi di queste, altrimenti il discorso cade sempre sull’astratto, la gente ascolta, applaude, magari va a prendere i caffè al Mandacarù però poi nella quotidianità rimane come prima, le Nike ai piedi, il cibo transgenico nel piatto. Questi non sono che spunti, ma ognuno di noi, ne sono sicuro, ha in testa un giardino fiorito d’idee. Non resta che coglierle. Alla prossima Duccio Dogheria